1. |
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La caducità della bellezza femminile,
la doppia verità nelle cose contingenti
e poi la viltà dei compagni di brigata
la fallacità dei versetti più entusiasmanti
Lalalalalalala moriremo
Lalalalalalala moriremo
Chi vuol esser lieto sia,
di doman non v’è certezza,
ma io in cuore ho tuttavia,
un’inquieta amarezza.
La superiorità della condizione umana
L’inutilità di moltiplicare gli enti
La noiosità della vita quotidiana
La felicità nei divertimenti
Lalalalalalala moriremo
Lalalalalalala moriremo
Chi vuol esser lieto sia,
di doman non v’è certezza,
ma io in cuore ho tuttavia,
un’inquieta amarezza.
Lalalalalalala moriremo
Lalalalalalala moriremo
Chi vuol esser lieto sia,
di doman non v’è certezza,
ma io in cuore ho tuttavia,
un’inquieta amarezza.
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2. |
La Vita Nova
02:38
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Tutti i miei giorni passati a cercare
Parole giuste per parlare d’amore,
La sola cosa che forse ha valore
In questo mondo in cui tutto muore.
E mio padre lo sapeva ormai da un po’
“Mio caro Guido” mi diceva “me ne andrò,
necessità che il mondo sia quel che già è,
ricorda, figlio, il vecchio Averroè”
Che sia una donna che sia un angelo
Cosa ti resta se ti dice di no?
Non più salvezza, non più verità:
Solo uno sguardo sulla cupa realtà.
O, mio Durante accecato dal tuo credo,
Perché mi dici che di là ci rivedremo?
Non c’è l’inferno, il paradiso, sai, non c’è
Non è eresia, è solo Averroè.
***
[Voi che per li occhi mi passaste ’l core
e destaste la mente che dormia,
guardate a l’angosciosa vita mia,
che sospirando la distrugge Amore.
E’ vèn tagliando di sì gran valore,
che’ deboletti spiriti van via:
riman figura sol en segnoria
e voce alquanta, che parla dolore.
Questa vertù d’amor che m’ha disfatto
da’ vostr’ occhi gentil’ presta si mosse:
un dardo mi gittò dentro dal fianco.
Sì giunse ritto ’l colpo al primo tratto,
che l’anima tremando si riscosse
veggendo morto ’l cor nel lato manco.]
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3. |
Le Foglie
04:33
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Non sarà poi niente
seguire con passo pesante
i capelli tuoi rossi,
che dal mattino sono mossi.
E gentilmente cadono le foglie.
Non sarà poi molto
cercare spesso il tuo volto,
sguardi soltanto accennati
per giorni ad un tratto perduti.
Ed in silenzio cadono le foglie.
E cadono le foglie sull’asfalto
ed il nostro vivere è un salto,
chiederò al tuo sguardo “Non morire”,
ma non c’è più niente da capire,
ma non c'è più niente da capire.
Non sarà poi tanto
avere quasi per incanto
i tuoi occhi ed i tuoi sospiri,
poi carezze come fiori.
E gentilmente muoiono le foglie.
E cadono le foglie sull’asfalto
ed il nostro vivere è un salto,
chiederò al tuo sguardo “Non morire”,
ma non c’è più niente da capire,
ma non c'è più niente da capire.
E cadono le foglie dappertutto
ed ogni giorno passa ed io aspetto,
anche questo autunno dovrà finire
e non c’è più niente da capire.
E non c’è più niente da capire.
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4. |
I Fiamminghi
03:04
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Ti sveglierai,
compierai qualche passo stanco
ed accenderai la luce
per illuminare il vuoto.
E penserai,
che hai tutto il tempo,
che fai tu gli orari
come sei contento.
Camminerai
E nello specchio,
come un mostro vedrai
il tuo difetto più vecchio
E piangerai
Nel tuo mattino vuoto,
ma quando uscirai
non sarai più un uomo.
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Il Gotico Internazionale Bergamo, Italy
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